L'evoluzione della terapia chirurgica della cellulite dal 1980 ad oggi: dalla liposuzione alla
liposcultura e da questa alla microliposcultura.
La microliposcultura rappresenta oggi una delle tecniche chirurgiche meno invasive e più sicure
per eliminare definitivamente la cellulite localizzata.
La microliposcultura viene eseguita in anestesia locale, senza sedazione e senza ricovero e con
recupero pressochè immediato delle proprie attività.
Non ci sono cicatrici, nè ematomi.
Unica condizione è che l'ambiente chirurgico sia adeguato e il chirurgo specializzato in questo tipo
di chirurgia.
Quanto riportato nell'approfondimento è il risultato di una esperienza maturata in oltre 20 anni di terapie che
riguardano la salute e l'estetica delle gambe e di oltre 1500 interventi di microliposcultura eseguiti a Roma e
Milano.
MICROLIPOSCULTURA DEGLI ARTI
INFERIORI
Si tratta di una tecnica chirurgica per eliminare definitivamente la
cellulite
localizzata migliorando, in maniera significativa, il profilo degli arti
inferiori.
Tra tutte le tecniche
chirurgiche proposte per quello che rappresenta l’inestetismo più diffuso nella
donna, questa è sicuramente la meno aggressiva, ovvero quella che rispetta più
di ogni altra le strutture vascolari, ampiamente rappresentate negli arti
inferiori.
Questa tecnica, messa a punto già da qualche anno dal
Dr. Francesco Artale, resa
recentemente ancor meno invasiva, prevede infatti il rimodellamento di gambe e
glutei in anestesia locale, senza alcun sanguinamento, nessuna cicatrice e
recupero pressoché immediato delle proprie attività lavorative.
Il profilo degli arti inferiori, che inizia dai fianchi e
termina a livello delle caviglie, è condizionato dalla quantità di grasso che li
ricopre.
Il numero delle cellule adipose che costituiscono i cuscinetti adiposi non è
legato all’alimentazione, né alla sedentarietà, ma è costituzionale e spesso
ereditario. Le sedi di più frequente localizzazione sono rappresentate dai
fianchi, dall’esterno delle cosce, dall’interno delle cosce e dal ginocchio, ove
spesso si determinano notevoli deformità.
Questo tipo di cellulite si definisce localizzata, anche per distinguerla
da quella diffusa, dove non esiste una vera e propria localizzazione e dove le
gambe sono tutte grosse.
Mentre nel caso della
cellulite diffusa esistono diverse metodologie di tipo
medico (endermologie,
triactive,
icoone), che pur non eliminando definitivamente il problema, possono
indubbiamente migliorare la situazione, nel caso della
cellulite localizzata,
ovvero nel caso di precise alterazioni del contorno della gamba, l’unica
possibilità di ottenere un risultato evidente e definitivo è rappresentata dalle
tecniche chirurgiche.
La prima tecnica ad essere praticata in passato è stata la
liposuzione, che
sicuramente otteneva discreti risultati, ma, data la sua notevole aggressività e
il fatto che veniva eseguita in anestesia generale, non era certo esente da
possibili rischi.
Negli ultimi anni la liposuzione si è trasformata in quella che oggi si
definisce liposcultura, e, più recentemente, in
microliposcultura messa
a punto dal Dr. Artale.
Vediamo in che cosa si differenzia e per quali ragioni rappresenta oggi una
delle metodiche più sicure per migliorare la forma delle gambe.
Nel rispetto della circolazione ...
E’ indispensabile in caso di cellulite, localizzata o diffusa che
sia, un accurato esame della circolazione, soprattutto di quella venosa. In
particolare è fondamentale una visita angiologica con l’ausilio di indagini
strumentali come l’esame doppler, tanto semplice quanto indispensabile, per
escludere patologie degli arti inferiori che possono controindicare
l’intervento.
Qualsiasi tipo d’intervento chirurgico a livello degli arti inferiori,
soprattutto se eseguito per motivi estetici, deve comunque avvenire
nell’assoluto rispetto della circolazione.
A tale scopo viene utilizzata una cannula di piccole dimensioni, in modo
da ridurre al minimo il trauma sui tessuti circostanti e soprattutto sulle
strutture vascolari, permettendo in tal modo una più rapida guarigione e
l’assenza totale di ematomi.
Non solo le dimensioni della cannula, ma anche la direzione ed il modo in cui
viene utilizzata fanno sì che la circolazione non subisca alcuna lesione; la
cannula è infatti collegata ad una siringa di plastica, e non ad un
lipoaspiratore che risulta sicuramente più aggressivo.
Le cellule adipose contenute nel cuscinetto di grasso vengono aspirate
manualmente con movimenti molto attenti e precisi che richiedono indubbiamente
una notevole esperienza e competenza vascolare.
Alla fine dell’intervento non saranno necessari punti di sutura: sarà
sufficiente un semplice cerottino di carta per chiudere la microincisione,
senza alcuna cicatrice visibile.
In anestesia locale ...
Il primo grande vantaggio di questo tipo di intervento è
rappresentato dal fatto che viene eseguito sempre e soltanto in anestesia
locale. Si evitano in tal modo gli effetti collaterali ed i disagi che
inevitabilmente un’anestesia generale comporta; si evita inoltre il ricovero,
sempre poco gradito ad un paziente che si sottopone ad un intervento per motivi
prevalentemente estetici.
L’anestesia locale invece può essere eseguita in una struttura, sicuramente
attrezzata e con una completa assistenza, ma esclusivamente ambulatoriale.
Anestesia locale vuol dire paziente completamente sveglio e cosciente, paziente
che può essere esaminato in piedi, paziente che, ad intervento ultimato, ritorna
subito a casa riprendendo la sua attività lavorativa il giorno dopo, senza
alcuna convalescenza.
L’anestetico utilizzato per questo tipo d’intervento è quello usato dal dentista
durante l’estrazione di un dente.
Cosa si può ottenere?
Non certamente i miracoli.
Ma se le indicazioni sono corrette e le mani esperte, certamente degli ottimi
risultati.
Attraverso un buchino di un millimetro si possono comunque eliminare quantità
anche notevoli di grasso, riducendo di parecchi centimetri il contorno delle
gambe.
Ma, sempre nel rispetto della circolazione e a questo punto anche della salute
del paziente, là dove sono presenti grosse adiposità, si preferisce intervenire
due volte.
Le zone in cui si ottengono i migliori risultati sono i fianchi, l’interno delle
cosce e le ginocchia.
I risultati comunque saranno tanto migliori quanto più localizzata sarà l'adiposità
da trattare.
Ma la cosa importante è la risoluzione definitiva del problema: il grasso non si
riformerà più.
Le cellule adipose, infatti, una volta eliminate definitivamente, non sono più
in grado di replicarsi, lasciando immodificato negli anni il risultato ottenuto.
Sicuramente il primo vantaggio, forse il più apprezzato, è quello estetico; ma
non bisogna sottovalutare i benefici a distanza che l’eliminazione del grasso
superfluo può fornire all’intera circolazione.
I pazienti che eseguono questo tipo d’intervento, infatti, riferiscono
costantemente un miglioramento dei sintomi di pesantezza e gonfiore agli arti
inferiori.
Le gambe senza cellulite saranno quindi gambe più belle, ma sicuramente anche
più sane.
Francesco Artale
Presidente della Società Europea di Microliposcultura
OSTIA
- Via
delle Baleniere, 91 - Tel. +39 06 56 40 488
GINEVRA - Chemin Malombré 5 - Tél. +41 (0)22 800 01 02
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